lunedì 7 novembre 2011

PARLIAMO DI GIOVANI


BAMBOCCIONI  LAZZARONI  FANIGOTTONI…

Quando si parla di giovani, se ne sentono di tutti i colori. Ieri sera – a Otto e mezzo – un Vittorio Feltri impassibile e sicuro di sé come sempre, come sempre lo sono gli arroganti  e i poveri di spirito, ha dichiarato che i giovani che non studiano e non  lavorano sono dei lazzaroni. Praticamente dei parassiti della società. 
La quota indicata da importanti statistiche parla di percentuali di giovani tra i 15 e i 30 anni che non studiano né lavorano superiori al 20%, per arrivare al 36% al Sud. Un esercito di fanigottoni.

Ragioniamo

1. Perché uno lavori occorre creare occasioni di lavoro, ci deve essere offerta di lavoro. Dov’è?

2. Rispondono i saccentoni come Feltri: ma che vadano a scaricare le cassette all’ortomercato e si sporchino le mani. Così non avremo più extracomunitari tra i piedi...

3. Giusto, ma che lavoro è? Che crescita promette? Il lavoro non è solo guadagno e sopravvivenza, è anche realizzazione di sé e espressione delle proprie competenze e capacità. E quanti posti ci sono per scaricare le cassette? Qualche migliaia? Ventimila? Ma che ci vada lei, Feltri,invece di dirigere giornali sfasciatutto

4. Ma piuttosto che stare a far niente uno potrebbe prendere un secondo diploma, una seconda laurea, un master... Piuttosto che consumare al bar...

5. Sì, ma studiare costa e la famiglia  a un certo punto non ce la fanno più a investire. Mica tutti si chiamano Berlusconi o Montezemolo. E poi la motivazione cede quando si vede che studiare non serve a promuoverti sul piano sociale. E poi ancora questa è una concezione della scuola come parcheggio ai fini della non rottamazione sociale...

6.  Insomma, allora, giovani, datevi da fare. Magari, per realizzare la vostra autonomia, occupate le case, rapinate le banche e fate shopping gratis nei supermercati e nei megastore

7. Ma questo  è incitamento alla delinquenza e allo sfascio sociale…

8. Beh, allora giovani, in clandestinità, spacciate droga, le ragazze hanno la risorsa della prostituzione (forse oggi anche i ragazzi) e c’è sempre la possibilità della delinquenza organizzata… Oppure come alternativa organizzate un bel suicidio di massa. Oppure ancora in alternativa gasate i vostri nonni e i vostri padri, che non peseranno più sulla società con le loro pensioni e voi potrete prendere i loro posti...

Ecco il ciclo e la deriva perversa del ragionamento e dello scoramento che si può ingenerare quando a una generazione si lanciano  insulti gratuiti e non si danno prospettive serie. 
Quando una classe dirigente non sa impostare un serio programma di sviluppo  economico. 
Quando ai giovani laureati si offre l’umiliazione di 8 ore in un call center a prendersi insulti dai clienti insoddisfatti, come unica alternativa di lavoro a 800 euro al mese. 
Quando una generazione egoista di padri non accetta di lavorare un anno o due in più per dare speranza ai giovani loro figli. 

Diciamo a Vittorio Feltri che forse “lazzarone” è lui che per pigrizia mentale, non sa immaginarsi una soluzione diversa se non quella dell’insulto gratuito. 

Una soluzione. un compito creativo e innovativo che, responsabilmente, tutti dovremmo fare, a cominciare dalla classe politica.

Amoproust – 8 novembre 2011

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