domenica 20 luglio 2014

Mio Dio, che pensare?



Mio Dio, che pensare?


Quindi la Corte d’Appello ha assolto Berlusconi “perché il fatto non sussiste” 
(la concussione) e “perché non costituisce reato” (la prostituzione minorile) (??).


Il cittadino normale  - non esperto di diritto - ha di che allibirsi. Le carte sono le stesse, le dichiarazioni pure, i fatti anche, cosa è cambiato da un primo grado di processo in cui sono stati comminati sette anni di reclusione a un secondo grado pienamente assolutorio? 

Una sola cosa è cambiata: il contesto politico.  Ed è assolutamente legittimo pensare che ci sia una correlazione tra l’assoluzione e il “nuovo” ruolo politico dell’ex Cavaliere. Ci ritorneremo, anzi questo sarà il motivo dominante della nostra riflessione.


Il centro destra esulta e, come al solito esorbita: l’innocenza verginale dell’ex premier, la sua estraneità a ogni fatto scandaloso, a ogni tentativo di pressione indebita. Si dimenticano i signori che questo è solo il secondo grado di giudizio (non si è sempre detto che occorre aspettare la sentenza definitiva?) e che l’ex senatore non solo è stato condannato per evasione fiscale, ma ha almeno altri tre processi pendenti. E non si può, cari Brunetta, Toti, Gelmini e via dicendo, esaltare la magistratura saggia e lungimirante quando assolve Berlusconi e sbertucciarla come compromessa politicamente quando lo condanna. Non si può.


Il centro sinistra dice: “bisogna rispettare le sentenze”. Giusto. Ma perché proprio ora tutto questo garantismo e legittimismo di maniera? Nessuno sa usare il proprio intelletto per porsi alcune domande ultrasemplici? 

Tipo:

  • perché Berlusconi manteneva con fior di quattrini una scuderia di belle donne, tutte sexy, tutte maggiorate? Per fare serate in cui dire il rosario, giocare a tombola, fare la maglia, giocare a domino o, tutt’al più, esibirsi in pudichi balletti?  Come è possibile sostenere la tesi del “buon cuore"?
  • perché Berlusconi è intervenuto per salvare Ruby da un probabile interrogatorio (con verbale) in questura (da Parigi!), ragazzotta colpevole di furto, minorenne e probabile prostituta? Salva così tutte le inquisite per “buon cuore”? E perché dice la colossale bugia dichiarando Ruby “nipote di Mubarak”( bugia avallata da un Parlamento asservito!)? E perché Ruby passava notti ad Arcore? Sempre buon cuore? O qualcosa di diverso?
  • dove sono finite le testimonianze di balletti porno, di scene hard, di “bunga bunga”? Tutte sciocchezze, invenzioni, maldicenze?

Io rispetto le sentenze, ma non metto il mio cervello all’ammasso. Continuo a ragionare. Sto leggendo il libro “L’ufficiale  e la spia” di Robert Harris – sull’affaire Dreyfus, fine secolo XIX, Francia. Le false accuse, la corruzione, i depistaggi, gli innocenti colpevolizzati, i finti suicidi, la magistratura al servizio del potere: tutto questo avveniva e, probabilmente  ancora (mutatis mutandis) avviene. Per sostenere una tesi di Stato: che Dreyfus, ebreo, non poteva  non essere colpevole, proprio perché ebreo. E si bruciarono libri, e si fecero veri e propri pogrom contro gli ebrei. Così richiedeva la ragion di Stato di allora. E Dreyfus era innocente.


Cosa richiede la ragion di Stato di oggi? Che si facciamo le Riforme istituzionali, la riforma del Senato, del Titolo V e della legge elettorale. E per fare queste riforme il galoppante Renzi, rottamatore e autodesignato leader, confermato da un appoggio elettorale expost senza precedenti, ha chiesto l’aiuto dell’ex Cavaliere ed ex senatore, resuscitandolo politicamente quand’era in fase comatosa. “Perché le riforme si fanno insieme, maggioranza e opposizione”. Giusto, ma con quali costi e compromessi? E con quale risultato sulle Riforme stesse?


Sta di fatto che “prima” Berlusconi era un condannato e per evasione fiscale e per prostituzione minorile ecc. ecc. Ora, con questa assoluzione benevola è quasi solo “un padre costituente”, un coriformatore dello Stato. Presso l’opinione pubblica. Con una specie di “tante scuse, ci eravamo sbagliati” da parte del PD e della magistratura.


Questi i fatti e le coincidenze. Mi astengo dal formulare qualsiasi dietrologia o ipotesi collusoria. Chi legge ha l’intelligenza e può farsi le congetture che preferisce. Perché c’è tanto di poco trasparente.


Vero Renzi, paladino della trasparenza?


Sta di fatto che:

  • la Riforma del Senato e la proposta di legge elettorale fanno acqua da tutte le parti (non è solo una mia opinione). Soprattutto mi domando, come si domandano moltissimi cittadini, perché non devono più scegliere loro i Senatori? Il criterio della rappresentanza dove va a finire?
  • si sta affacciando un’ipotesi di presidenzialismo, sempre osteggiata dalla Sinistra come assai pericolosa per l’assetto democratico dello Stato
  • l'abbraccio con l’opposizione di destra ha serie conseguenze anche sulle politiche ordinarie: la riforma della Giustizia e del lavoro, l’economia, l’istruzione ecc.

Non a caso, come si è detto, la destra sconfitta elettoralmente, oggi esulta e esalta Renzi come fosse uno di loro.


Ora sono sempre stato un sincero democratico e sostenitore dell’omonimo partito. Ho disciplinatamente votato PD alle europee e sostenuto Renzi, ma non il renzismo. Ora, alla luce degli ultimi fatti, provo disgusto e disagio. Non è questa la politica sognata e sperata. E’ inaccettabile che il leader del partito e Presidente del Consiglio, “minacci” quasi l’opposizione interna, la delegittimi comunque (i frenatori…). Per lui è meglio il dialogo con l’opposizione che la dialettica interna.


Quindi dico la mia e non sto alla finestra. Sto con chi vuole un  confronto interno. Sto con chi guarda lo schieramento di Renzi, le “sue” donne più o meno competenti (alcune di certo, altre un po’ di rappresentanza), i suoi sostenitori granitici, appiattiti su di lui (magari provenendo dall’opposizione interna, meglio il carro del vincitore, come si dice) e si domanda: “ma sta gente, dove ci vuol portare”?


Soprattutto spero che qualcuno, magari lo stesso Renzi, ci dica e ci rassicuri che il patto del Nazareno non ha aspetti “coperti” dalla ragion di Stato. Che ce lo dimostri. Che le legittime istanze di chi non è fanatico del renzismo, vengano ascoltate.

Voglio un partito che discute, vaglia e decide, prima del confronto con l'opposizione. Non mi piace un uomo solo al comando. Non mi piace l'arroganza e il "lasciate fare a me", che è il sugo del renzismo.Non mi piace l'irrisione degli avversari interni, soprattutto quando hanno qualcosa di importante da dire. Tutto ciò che sta avvenendo mi ricorda e mi richiama alla mente roba vecchia, già vista, già sentita.

La gatta frettolosa, diceva mia nonna, fa i gattini ciechi.

Altrimenti, se le cose non cambiano, non rimane che il dissenso e l’aperto conflitto. Nella speranza di non essere trattati come Dreyfus.



Amoproust, 20 luglio 2014.