domenica 7 agosto 2016

Gli italiani... perplessi o diisinformati?



Gli italiani… perplessi o disinformati?

Agosto, ferie prolungate del Parlamento. Nella situazione attuale, con problemi che incombono da tutte le parti (economia, migrazione, terrorismo, riforme…) 40 giorni mi sembrano un po’ troppi. Quasi il Parlamento avesse rinunciato alla sua funzione “tanto c’è l’esecutivo… ci pensa Renzi.”  Brrr…

Ma prima di concederci alle vacanze (per molti cittadini meritate) occorre una riflessione non definitiva sull’appuntamento di novembre (referendum confermato). Non definitiva perché una scelta per il sì o per il no oggi appare estremamente prematura e pericolosa. Il perché è semplice: i mezzi di informazione non hanno ancora adeguatamente informato i cittadini nel “merito” del referendum (quali i contenuti su cui si andrà a votare) e il sì  e il no appaiono solo un grande plebiscito per il governo Renzi.  Renzi a Palazzo Chigi ancora fino al 1918 o Renzi a casa.  La responsabilità di questa situazione impropria e assurda è primariamente dello stesso Renzi che ha più volte proclamato “se vince il no vado a casa”, esprimendo così una specie di ricatto “dopo di me il diluvio o il deserto”. Non vero perché dopo Renzi, come succede in ogni repubblica, ci sarà un altro. Ma la responsabilità è anche delle varie e diverse opposizioni che hanno confermato la natura del no: “Renzi a casa”.
Ora tutto ciò – ripeto – è improprio e assurdo, paradossale. Il referendum non riguarda il governo Renzi ma la struttura istituzionale dello Stato, riforma parte della Costituzione  e lo fa “per sempre” (nel senso che ogni riforma in tal senso è laboriosa e comporta un processo lungo e faticoso). Quindi è importantissimo che i cittadini siano consapevoli di ciò che significa il “sì” e il “no”. Riassumiamo brevemente.

Se vince il sì:

  • cambia il Senato che perde le sue prerogative e la sua composizione attuale per assumere la forma di un’assemblea non eletta direttamente dai cittadini ma fatta da consiglieri regionali, sindaci e nominati da Presidente della Repubblica. Cento in tutto.
  • in questo modo si realizza un bicameralismo non perfetto, quasi un monocameralismo: la Camera, votata con regolari elezioni, approva o rifiuta le leggi, il Senato ha altre funzioni
Si riforma anche il titolo V della Costituzione, prevedendo un maggiore centralismo dello Stato e minori attribuzioni alle Regioni. In sintesi:

  • si modifica il quorum per l’elezione del Presidente della Repubblica
  • è soppresso il CNL
  • le competenze delle regioni in varie materie vengono ristrette 
  • sono abolite le Province
  • si modifica l’elezione della Corte Costituzionale
Chi sostiene il sì?
  • il Governo e gran parte del PD
  • molti autorevoli commentatori politici
  • sulla base della constatazione che il cambiamento è necessario perché invocato da anni (soprattutto la soppressione del bicameralismo). 
Se vince il no:
  • Tutto rimane esattamente come prima. Il lavoro biennale di Camera e Senato con la doppia lettura e approvazione del testo della riforma è vanificato.
Chi sostiene il no:
  • La destra, la lega, i 5stelle e tutte le forze contrarie al governo non entrano nel merito. Dicono solo “Renzi a casa” e stop. Concorrono così alla disinformazione globale
  • La sinistra del PD (o parte di essa) minaccia il no se non si riforma contemporaneamente anche la legge elettorale. Il timore è di un numero elevatissimo di nominati e di uno strapotere dell’esecutivo. Propongono una riforma della legge elettorale in senso maggioritario, senza il ballottaggio finale.
  • gli unici che entrano veramente nel merito della riforma e che gridano alla “scostituzione”, parlano di snaturamento della carta, temono uno stato autoritario sono Zagrebelsky e tutta l’associazione “Libertà e giustizia”, nonché alcuni stimati costituzionalisti.
Quali le conseguenze pratiche del “sì” e del “no”?

Se vince il sì:
  • la riforma entra in vigore, Renzi romane in sella e la legislatura probabilmente non viene interrotta.
  • soprattutto finisce il bicameralismo perfetto. Cosa in sé positiva, auspicata da tempo e che ci mette in linea con gli Stati europei e mette fine al “ping-pong” delle leggi tra Camera e Senato
  • il Senato ha funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri Enti della repubblica. Non ha più funzione legislativa.
·  Sono reali e temibili i catastrofismi previsti da “Giustizia e Libertà”? (furto di democrazia, oligarchia al potere, abusi costituzionalizzati). Solo un’attenta verifica delle reali conseguenze può offrire una risposta. Temo che Zagrebelsky esageri. Ma mi astengo perché non voglio prevaricare.

Se vince il no:
  • Tutto rimane come prima (già detto)
  • Probabilmente Renzi darà le dimissioni, si aprirà una crisi di Governo (brutta cosa nella situazione attuale), un lungo periodo di instabilità e incertezza.
·   Se Mattarella sciogliesse le Camere, si andrebbe a votare con due leggi diverse: l’italicum (entrato in vigore da poco) per la Camera e la vecchia legge per il Senato (grande confusione e assurdità)
·  
   Nella situazione politica attuale (tripolarismo) è altamente probabile la vittoria dei 5stelle, a meno che i sondaggi dimostrino ancora una volta la loro scarsa credibilità.

Quindi è altamente desiderabile che il Parlamento affronti quanto prima il nodo della riforma elettorale sia per la Camera, sia per il Senato (ma come si fa se non ci sa come sarà formato il Senato?). Ineguagliabile pastrocchio.

Prima di ogni decisione è opportuno che i cittadini (dati indecisi o perplessi in gran numero dai sondaggi) si documentino per fare una scelta motivata. Renzi sì, Renzi no è una falsa scelta, un’opzione del tutto secondaria.

Ci risentiamo a settembre/ottobre sperando che, nel frattempo, un’informazione adeguata sproni i cittadini a scelte consapevoli e motivate.

Amoproust, 7 agosto 2016.

PS. Per chi volesse documentarsi a fondo sulle diverse posizioni consiglio due letture:
  • Zagrebelsky - Pallante – Vademecum sulle riforme istituzionali – Laterza
  • Crainz- Fusaro - Aggiornare la Costituzione – Donzelli.
·  Il testo della legge 88 del 15 -04 – 2016 può essere scaricato da Internet 
   Buona lettura!