Giardina – Pilone
E rieccoci con le elezioni
amministrative. Cinque anni sono volati in un soffio. Nel 2012 a sorpresa vinse
la lista di Alberto Pilone, ex sindaco di Pombia e new entry per quanto
riguarda l’amministrazione di Varallo Pombia. Molti varalpombiesi votarono per
Pilone in quanto rappresentava appunto un “uomo nuovo” con esperienza
amministrativa. I due contendenti principali
“la lista del Campanile” e “La piazza” persero: la prima certamente per
esaurimento e stanchezza (dopo anni di governo) e la seconda perché formata da
giovani definiti inesperti anche se pieni di buona volontà. “La piazza” arrivò
seconda a 80 voti circa (se ricordo bene) dalla lista del vincente.
“La piazza” in questa tornata
elettorale non si presenta. Ne ignoriamo a fondo le ragioni, perché c’erano
tutte le premesse per una vittoria. La gente sente il bisogno di facce nuove,
di giovani volenterosi. Il comportamento del rappresentante della lista in
consiglio comunale Marco Chiappini è stato ineccepibile. Peccato che si ritiri.
Che dire invece
dell’Amministrazione Pilone? Questi cinque anni sono stati segnati dalla
vicenda “dissesto finanziario” con le ricadute – pesanti – sulla popolazione.
Si poteva evitare? Molti sostengono di sì, altri dicono che era ineluttabile.
Non è il caso in questa sede di riaprire una discussione.
Ma non voterò per Pilone per due
semplici motivi: uno me lo fornisce lui stesso nel volantino della sua campagna
elettorale. Lo slogan “non saremo simpatici, sicuramente siamo concreti” la
dice lunga sulla “coscienza” del Sindaco. Io parlerei di empatia, non di
simpatia. Un buon Sindaco sa entrare in empatia con i suoi dipendenti e
cittadini, li sa ascoltare, sa interpretare i loro bisogni, non fa proclami e continue
baruffe. Chi ha orecchi da intendere intenda.
Il secondo motivo fa il paio con il
primo: è la dura presa di posizione del Sindaco contro i migranti e la
richiesta di accoglienza degli stessi (vedi “la Stampa” di domenica 6 novembre
2016). A stupirmi è stata soprattutto la motivazione di “ordine pubblico”: come
possono dieci migranti mettere a rischio l’ordine pubblico di una cittadina
come Varallo Pombia? E’ chiaro che Pilone ha agito seguendo la pancia del
paese, le chiacchiere da bar invece di ascoltare giustizia e solidarietà. I
migranti non sono tutti pericolosi terroristi, stupratori e assassini. Sono per
lo più povera gente in fuga da guerre, malattie e fame. Se qualcuno delinque è
per gli identici motivi per cui delinque chiunque. Non accoglierli significa
esacerbare una ferita sociale profonda. Pilone ha seguito la paura, cattiva consigliera.
Ecco i motivi per non votare una
lista.
E l’altra? Ebbene mi è stato
sottratto il naturale terreno per cui avrei scelto a ragion veduta (la lista
“La Piazza”). Non intendo astenermi o votare scheda bianca. Da
sempre ho votato (sempre!) E’ un diritto dovere.
Quindi voterò una
speranza: la lista di Gianni Giardina. Il candidato sindaco è un medico, un
oncologo, un sostenitore della Lega contro i tumori. Spero e me lo auguro che
sappia ascoltare e intervenire con la paziente cura e l’efficacia che è richiesta
a un medico. La sua lista - poi - non ha scheletri nell’armadio: gente nuova,
alcuni giovani.
Spero soprattutto che Giardina usi diagnosi, cura e bisturi dove occorra.
Mario Lucchini