Due passi con la ragione
Cerchiamo
di fare semplici passetti logici. Uno alla volta.
1.
Il Governo Monti, pur con tutti i suoi difetti e lacune, ha certamente evitato al Paese una
brutta avventura finanziaria ed economica. Ha forse anche salvato l’euro e l’Europa.
Non ha risolto tutti i problemi ma ci ha levato di torno il Cavaliere e la sua
improvvida squadra di incapaci.
2.
Ora - a primavera, non prima - occorre tornare alla normalità “politica”.
Regolari elezioni di fine legislatura e un Governo basato sulla volontà del
popolo sovrano, non d’emergenza.
3.
Quasi quasi dispiace, c’è paura nei cittadini italiani consapevoli ma anche
attorno, in Europa. Tornerà l’Italia ai suoi vizi storici, invaliderà le riforme
montiane, metterà in crisi ancora l’euro e farà fibrillare i mercati? Il timore
è pienamente giustificato.
4. Perché se i conti sono risanati la politica
non lo è. Rissosa, divisa, percorsa da fremiti populisti, avida e cieca. I
partiti mostrano un panorama squallido. A destra il PDL (o la) è in
disfacimento, il ritorno del Cavaliere genera incubi; la Lega rincorre, per conto
suo, vecchie ubbie; Di Pietro sembra impazzito, Grillo non ne parliamo e
ottiene i consensi di cittadini esacerbati a destra e a sinistra; la sinistra
riformista e storica stenta ad andare d’accordo, il Centro sembra svuotato di energie… L’esito elettorale
è incerto, senza alleanze solide impossibile prevedere un esito che dia adito a
un Governo stabile (come deve essere). Allucinante.
5.
E poi non c’è ancora una legge elettorale “nuova”. I partiti non riescono a trovare un accordo. Un problema esiziale
riguarda il premio di maggioranza. La destra si oppone perché sa che, con
questo premio, la coalizione sinistra-centro sarebbe vincente. E, senza questo
premio nessuna parte avrebbe i voti per governare senza alleanze con altri. La
destra aspira a una grosse koalition che la vedrebbe ancora in gioco. Ma
sarebbe di nuovo emergenza.
6.
Cosa si può auspicare? Non c’è via di scampo. La sinistra da sola non ce la può
fare. E susciterebbe dubbi in tutta Europa perché è una sinistra molto diversa
da quella francese che ha vinto. Non esiste, in Italia, un vero bipolarismo. L’unica
soluzione possibile, evitando una grosse koalition, è l’alleanza, previe
elezioni, centro – sinistra con un leader che riscuota la fiducia dei mercati e
prometta, sia garante della continuità con la politica Monti (cioè senza
tradimenti di fondo, il che non esclude correttivi anche sostanziali).
7.
Ciò che ha detto anche uno che se ne intende: Cacciari. Perché? Perché solo un
governo che riscuota la fiducia del ceto medio e della borghesia del Nord può scrollarla
dall’abbraccio della Lega e della destra per darle fiducia. Altrimenti si ricomincerebbe
da capo. Governi brevi, elezioni anticipate, patti della mozzarella e della
finocchiona, instabilità, debito pubblico fuori controllo, clientele,
corruzione ecc. ecc. Rischio enorme.
8.
Perché l’Italia si può salvare solo se la borghesia delle professioni e dell’imprenditoria
collabora: riduzione vera dell’evasione fiscale, investimenti nella economia
produttiva, occhio al bene di ciò che si chiamava la Patria, la collettività e
non solo il proprio particolare. Senza questo rispetto delle regole nisba, non
si va avanti. E non c’è coercizione che tenga, occorre la volontarietà e la
fiducia. Perché nessun imprenditore
italiano si va avanti per salvare p.e. l’Alcoa, impresa aperta a
sviluppi positivi? Perché continuano le delocalizzazioni? Perché? I denari ci sono, i capitali ci sono,
ma sfuggono, nicchiano, non vengono investiti in Italia. Sanare queste fughe
dalla responsabilità civile è urgente. Le classi popolari e anche il ceto medio
impiegatizio hanno già dato tutto ciò che potevano dare. Sono svenati. E devono
respirare.
9.
E allora occorre che (esclusi tutti i populismi e gli obiettivi da fanatismo
politico che non portano a niente, anzi porterebbero al disastro) si continui nella
via virtuosa del risanamento, puntando sulla crescita dell’economia reale. Investimenti,
diminuzione delle imposte sul lavoro, riforma radicale della burocrazia e dei
suoi vincoli inutili, quindi della PA, rilancio dei consumi utili, spostamento
delle imposte dal lavoro e dalle pensioni alle rendite parassitarie. E ciò è
possibile solo con Governi che continuino nella scia del risanamento montiano e
ne completino l’opera.
10.
Sarà possibile? Spero di sì e temo di no.
Amoproust - 31 agosto 2012