Questa non è politica
Sono qui, in attesa (sabato 30 ore 10.00), penso come tutti
i cittadini con un minimo di tenuta democratica e responsabilità civica, delle
decisioni di Napolitano, dopo le ultime consultazioni.
Ebbene. Le cose bisogna dirle chiare.
Siamo stretti tra un pazzo, padre
padrone, ormai dichiaratamente folle nella sua lucidità paranoica che impedisce
ai “suoi” qualsiasi mossa diversa da un “no” reiterato e continuo e un padrone
autoritario che pensa solo a salvare se stesso e le sue aziende. Cianciano
tutti del bene dell’Italia ma non si vede dove e come.
Il PD avrà i suoi torti, ma non
mettiamolo sullo stesso piano. Bersani ha fatto tutti gi sforzi possibili per
cercare un “sì” da parte del M5S ma quelli no, a tener duro senza prospettiva alternativa
possibile (che loro possa piacere). Berlusconi insiste per una grande coalizione,
perfettamente consapevole che sarebbe lo stallo totale per qualsiasi nuova
legge o riforma. Quindi la sua proposta significa solo “elezioni anticipate con
questa legge” nella speranza di vincere stavolta e di metterlo così
platealmente nel c… a tutti. Il PD fa bene a rifiutare questo abbraccio mortale
che lo stritolerebbe definitivamente. Ma il suo torto è l’eterno disaccordo
interno, che lo caratterizza. Bruciato Bersani, rimane poco. Chi grida Renzi
non sa, forse, cosa significhi per il PD una mutazione del genere.
Cosa augurarsi? Uno scatto ancora di
creatività ed energia da parte di Napolitano? Ma cosa vogliamo da questo
dignitoso anziano, che bruci i 100 metri in 8 secondi netti? Siamo folli!
Ma queste tre posizioni dicono
qualcosa dell’Italia e degli italiani. Il bisogno esasperato di qualcuno che
comandi, che dica loro cosa fare, che li deresponsabilizzi. Che si chiami
questo qualcuno Grillo o Berlusconi o Napolitano o, un domani, il generale Pinco
Pallino, poca importa. Che comandi, che decida, che ci sollevi da questa
frustrazione della non decisione, delle fazioni contrapposte. C’era uno, una volta, si chiamava Benito e
molti ne hanno nostalgia. Io no. Ma il mio parer conta poco. Però questo Benito
poi lo appesero a Piazza Loreto. Ci pensi bene il futuro monopolista politico
del momento.
Al di là di ogni profezia, quando
vedo Grillo o le confuse teorie di Casaleggio o il video Gaia, vedo gli
imbesuiti di Berlusconi che manifestano contro i magistrati sapendo, è certo,
che lui è colpevole, ma non possono fare
a meno del capo, se no va tutto a carte 48, quando sento quelli del PD
che invocano Renzi come un demiurgo salvatore, allora mi dico: siamo proprio
lontani da una vera mentalità civica e democratica. E ci meritiamo il peggio.
Amoproust, Pasqua 2013