sabato 8 ottobre 2011

ERA ORA


ERA ORA

Adesso tutti si dissociano, criticano, alzano il cartellino rosso. Berlusconi è finito, decotto, ha fatto il suo tempo, ammorba l’aria, ci porta alla rovina. Il suo governo imbelle se ne deve andare. Così gli industriali, i Vescovi, le categorie e compagnia cantante. E qualcuno scalda i motori per scendere in lizza, in politica. Luca Cordero, Profumo, forse della Valle. Bene, benissimo.
L’Italia ha bisogno di gente illuminata, competente, armata di buona volontà.
Ma dov’erano tutti costoro, cittadini elettori compresi, quando Berlusconi è sceso in campo, ha imperversato per quasi 17 anni con i suoi governi? Dov’erano nel 2008 quando il personaggio era ormai ben noto nei suoi molteplici difetti e ha vinto le elezioni con una valanga di voti? Dov’erano?

Ora Berlusconi ha un merito: è sempre stato lui, non è mai cambiato. Fin dalla famosa discesa in campo si è capito la pasta d’uomo: egocentrico, sbruffone, millantatore, bugiardo, capace di promettere la luna e dare in cambio una lucciola, interessato solo a se stesso e alle sue aziende, per nulla capace di capire i bisogni dei cittadini e le istanze sociali, gran populista e demagogo, incline alla corruzione e più volte difensore della liceità dell’evasione fiscale di massa. Si sapeva che era così, molti lo avevano detto subito che ci avrebbe portati alla rovina. Tra questi anche Amoproust. Il quale ricorda bene le discussioni con amici fervidi sostenitori del Cavaliere, con il risultato risibile di esser definito “il solito comunista”.  Amici che ora arretrano, sono sbigottiti di fronte alla crisi e balbettano “quando se ne va?”.

Beh, una cosa si deve dire. Che gli arrivati dell’ultim’ora, siano industriali, vescovi, cattolici, politici pentiti, rappresentanti di categorie e sindacati prima allineati, non pretendano di mettere in un angolino, come al solito, chi da sempre si è dissociato e ha previsto il disastro. Sgomitando ancora una volta per il potere.

Se si farà un governo di coalizione, è giusto che sia presieduto da una figura internazionalmente rispettata e credibile, competente e autorevole, comunque si chiami. E’ corretto. Ma non  si pretenda di  tenere in disparte chi si è logorato in un’opposizione dura, costante e difficile, denunciando la perversione di un Governo con dentro una forza eversiva come la Lega, denunciando l’inerzia e la corruzione, la presenza tra i ministri di gente al limite della galera e l’inettitudine di fronte alla crisi. Mentre altri, ora in trincea, sostenevano e plaudivano. Chi ha sempre denunciato e da sempre si è opposto al Cavaliere e ai suoi governi merita ora la prima fila, almeno per dignità morale. E chi fino all’ultimo è rimasto fedele, per poi scappare dalla barca come i topi prima del naufragio, stia zitto e si tenga fuori.

Appare patetico e un po’ insultante il tentativo di Pisanu e Scajola di formare un governo ancora di destra con via il Cavaliere e i soliti  al potere. Non è possibile, non ha senso, sarebbe come consegnare le chiavi del tesoro ai complici del ladro. Non si fa, non si può fare.

Mi sono spiegato bene?

Amoproust, 8 ottobre 2011


Nessun commento:

Posta un commento