mercoledì 19 dicembre 2012




 Cincinnato


Cincinnato? No. Si sperava che Monti fosse come Cincinnato, l’antico romano che venne in soccorso alla Repubblica in difficoltà e poi se ne tornò al suo campicello.

No, Monti e con lui Riccardi e molti altri si schierano, con il Centro casiniano, montezemoliano e chissà ancora chi. Contro Berlusconi e il suo ritorno in campo. Ma questa è solo apparenza. In realtà Monti e compagnia si schierano contro la sinistra di Bersani che i sondaggi danno vincente. Il cavaliere fa poca paura (anche se non dobbiamo sottovalutarlo). Ci si schiera contro il probabile vincente, per impedirgli una vittoria netta e rendere difficoltosa la vittoria al Senato. Questa la chiamiamo azione per il bene del Paese? Impedire una netta governabilità?

No, Signor Monti, non ci siamo. D’Alema con la sua consueta beffarda acidità ha detto che la tua discesa in campo è immorale. Espressione troppo forte perché sei libero di fare ciò che vuoi. Non immorale, ma inopportuna e anche un po’ poco trasparente, poco “leale” sì. Tutti ti giudicano correttamente un galantuomo, Amoproust ha sostenuto la tua azione di governo risanatrice, ma adesso prende le distanze. Non sei corretto. Eri super partes, questo è stato il tuo motto, avevi più volte promesso che ti saresti poi ritirato come Cincinnato. Non si fa così. La sinistra riformatrice ti ha sostenuto malgrado le tue manovre abbiano in gran parte penalizzato il suo elettorato, il popolo dei pensionati e dei lavoratori. Non si fa così. Questo si chiama scompigliare i giochi politici, entrare  a gamba tesa quando si è  arbitro in campo.

Chi ti ha convinto a fare ciò? Vedo molte sirene schierate. Non solo il campo degli europeisti popolari, faziosi quanto mai. Ma soprattutto vedo, non tanto oscuramente, dietro la tua manovra i soliti poteri forti (banche e finanza internazionale) ma anche, parlando di Italia loro, sempre loro. I pretoni, i cardinaloni, il Vaticano, la curia, i vescovoni. Sempre loro. La sinistra non deve governare in Italia. Chi governa deve avere la benedizione della Chiesa e della sua Gerarchia. Altrimenti nix, non si fa niente. Riccardi rappresenta bene questa parte. Ingerenza, la solita, la conosciamo da anni. Non fa nulla se l’Italia è sempre più laica, non va in chiesa, non si sposa in chiesa, non rispetta i comandamenti della chiesa. Guai se la sinistra governa. Lo spettro dei matrimoni gay (che – dice il pastore tedesco – minacciano la pace. Ridicolo, semplicemente ridicolo). Ma anche questa è apparenza. In realtà la Chiesa teme il taglio delle sovvenzioni alle scuole private, teme la tassazione degli immobili ecclesiastici, teme una sanità sottratta agli appetiti dei vari Fatebenefratelli e Don Verzè. Questi sono i veri timori.

Non so cosa succederà. Non so quanti favori otterrà Monti. So che anche nel PD molti remano di fatto contro la logica dritta e lineare di Bersani. Ma temo una nuova stagione di ingovernabilità e di confusione.

Chi urla a pieni polmoni che occorre salvaguardare l’agenda Monti non si rende conto che questa agenda non è stata rispettata se non solo sul versante del rigore. Niente equità, niente sviluppo vero. È una colpa se la sinistra riformatrice vuole riassestare la barra in questa direzione? Spostare l’asse della contribuzione dai soliti noti agli oscuri ignoti ricchi e che  si arricchiscono sempre di più? Cercare di lavorare sul versante del lavoro, più lavoro, più investimenti, più sviluppo?

È triste verificare questo autunno del patriarca Monti. Non so cosa lui ci potrà guadagnare. Poteva rimanere una riserva della Repubblica, poteva gestire un accordo con le forze riformatrici. Ora sembra invece che imbarcherà molti reduci ex berlusconiani “pentiti”. Mica tanto. Opportunisti. Chi ha sostenuto il disastro Berlusconi per anni non può adesso invocare la giustificazione “non credevo” “non me l’aspettavo” “sembrava tanto un vero liberale”. Non li vogliamo più vedere questi ceffi, che si chiamino Frattini o Lupi o anche Pisanu.

Chi ha votato che Ruby era una nipote di Mubarak va bandito per sempre da un futuro Parlamento. Perché è infido, è bugiardo, non si può contare sulla sua onestà.

Monti pensaci e ripensaci. Ti stai sporcando, ti stanno ingabbiando. Mi dispiace prima per l’Italia e poi anche un po’ per te. Perché avevi sollevato grandi speranze e noi, della sinistra riformista, ti abbiamo voluto fortemente.  Dobbiamo riconoscere che aveva ragione Vendola?

Napolitano è giustamente incazzato. Lo si vede. Stai tradendo anche lui, la sua fiducia. Pensaci Mario, pensaci.

Amoproust, 20 dicembre 2012

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