Cincinnato
Cincinnato? No. Si sperava che Monti fosse come
Cincinnato, l’antico romano che venne in soccorso alla Repubblica in difficoltà
e poi se ne tornò al suo campicello.
No, Monti e con lui Riccardi e molti altri si
schierano, con il Centro casiniano, montezemoliano e chissà ancora chi. Contro
Berlusconi e il suo ritorno in campo. Ma questa è solo apparenza. In realtà
Monti e compagnia si schierano contro la sinistra di Bersani che i sondaggi
danno vincente. Il cavaliere fa poca paura (anche se non dobbiamo
sottovalutarlo). Ci si schiera contro il probabile vincente, per impedirgli una
vittoria netta e rendere difficoltosa la vittoria al Senato. Questa la
chiamiamo azione per il bene del Paese? Impedire una netta governabilità?
No, Signor Monti, non ci siamo. D’Alema con la sua
consueta beffarda acidità ha detto che la tua discesa in campo è immorale.
Espressione troppo forte perché sei libero di fare ciò che vuoi. Non immorale,
ma inopportuna e anche un po’ poco trasparente, poco “leale” sì. Tutti ti
giudicano correttamente un galantuomo, Amoproust ha sostenuto la tua azione di governo
risanatrice, ma adesso prende le distanze. Non sei corretto. Eri super partes,
questo è stato il tuo motto, avevi più volte promesso che ti saresti poi
ritirato come Cincinnato. Non si fa così. La sinistra riformatrice ti ha
sostenuto malgrado le tue manovre abbiano in gran parte penalizzato il suo
elettorato, il popolo dei pensionati e dei lavoratori. Non si fa così. Questo
si chiama scompigliare i giochi politici, entrare a gamba tesa quando si è arbitro in campo.
Chi ti ha convinto a fare ciò? Vedo molte sirene
schierate. Non solo il campo degli europeisti popolari, faziosi quanto mai. Ma
soprattutto vedo, non tanto oscuramente, dietro la tua manovra i soliti poteri
forti (banche e finanza internazionale) ma anche, parlando di Italia loro, sempre
loro. I pretoni, i cardinaloni, il Vaticano, la curia, i vescovoni. Sempre
loro. La sinistra non deve governare in Italia. Chi governa deve avere la
benedizione della Chiesa e della sua Gerarchia. Altrimenti nix, non si fa
niente. Riccardi rappresenta bene questa parte. Ingerenza, la solita, la conosciamo
da anni. Non fa nulla se l’Italia è sempre più laica, non va in chiesa, non si sposa
in chiesa, non rispetta i comandamenti della chiesa. Guai se la sinistra
governa. Lo spettro dei matrimoni gay (che – dice il pastore tedesco – minacciano
la pace. Ridicolo, semplicemente ridicolo). Ma anche questa è apparenza. In
realtà la Chiesa teme il taglio delle sovvenzioni alle scuole private, teme la
tassazione degli immobili ecclesiastici, teme una sanità sottratta agli
appetiti dei vari Fatebenefratelli e Don Verzè. Questi sono i veri timori.
Non so cosa succederà. Non so quanti favori
otterrà Monti. So che anche nel PD molti remano di fatto contro la logica
dritta e lineare di Bersani. Ma temo una nuova stagione di ingovernabilità e di
confusione.
Chi urla a pieni polmoni che occorre salvaguardare
l’agenda Monti non si rende conto che questa agenda non è stata rispettata se
non solo sul versante del rigore. Niente equità, niente sviluppo vero. È una
colpa se la sinistra riformatrice vuole riassestare la barra in questa
direzione? Spostare l’asse della contribuzione dai soliti noti agli oscuri
ignoti ricchi e che si arricchiscono sempre
di più? Cercare di lavorare sul versante del lavoro, più lavoro, più investimenti,
più sviluppo?
È triste verificare questo autunno del patriarca
Monti. Non so cosa lui ci potrà guadagnare. Poteva rimanere una riserva della Repubblica,
poteva gestire un accordo con le forze riformatrici. Ora sembra invece che
imbarcherà molti reduci ex berlusconiani “pentiti”. Mica tanto. Opportunisti.
Chi ha sostenuto il disastro Berlusconi per anni non può adesso invocare la
giustificazione “non credevo” “non me l’aspettavo” “sembrava tanto un vero
liberale”. Non li vogliamo più vedere questi ceffi, che si chiamino Frattini o Lupi
o anche Pisanu.
Chi ha votato che Ruby era una nipote di Mubarak
va bandito per sempre da un futuro Parlamento. Perché è infido, è bugiardo, non
si può contare sulla sua onestà.
Monti pensaci e ripensaci. Ti stai sporcando, ti
stanno ingabbiando. Mi dispiace prima per l’Italia e poi anche un po’ per te. Perché
avevi sollevato grandi speranze e noi, della sinistra riformista, ti abbiamo voluto
fortemente. Dobbiamo riconoscere che aveva ragione Vendola?
Napolitano è giustamente incazzato. Lo si vede. Stai
tradendo anche lui, la sua fiducia. Pensaci Mario, pensaci.
Amoproust, 20 dicembre 2012
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