venerdì 14 dicembre 2012



PPE


Ciò che è avvenuto ieri in sede di PPE ha dell’innaturale e preoccupante. Una sede di parte che esclude metà dell’Europa, quella socialdemocratica e progressista. Ma una parte importante. Ebbene i suoi rappresentanti si sono scamiciati per osannare Monti, escludere Berlusconi e augurarsi una discesa in campo “politico” del tecnico.

Cosa c’è che non va? Almeno tre cose.

La prima è che questi signori hanno parlato e agito come se in Italia non esistesse una forza politica responsabile ed europea capace di governare in continuità con Monti e oltre Monti. Insomma Monti non è Dio e, se permettete, di persone responsabili, capaci ed esperte ne abbiamo un bel po’. L’Europa ci tratta come se Berlusconi  abbia geneticamente modificato tutta la classe politica. Errore.

La seconda cosa è che questa idolatria montiana ha un limite. Può aver sbagliato qualcosa Monti? Certo che sì. Aveva promesso (lo ricordate?) rigore, controllo della spesa ma anche crescita ed equità. La crescita non si è vista (ma forse nessuno, in questo momento potrebbe farcela, a sua scusante) ma l’equità, questa sì, ci poteva essere. Hanno duramente pagato e continuano a pagare di più i soliti. Con profonda ingiustizia. Certo, è stata promessa lotta senza quartiere all’evasione fiscale. Ma forse non basta: occorre mettere in atto sistemi, strategie perché l’evasione non possa verificarsi. Come succede per i lavoratori dipendenti che pagano tutto alla fonte e, se anche volessero, non possono evadere. Il discorso si fa lungo e tecnico: ma questo non era un governo di tecnici?

E terza (ma non ultima cosa – ci sarebbe altro da dire) non è lecito per nessuno (nemmeno al PPE) spingersi oltre il limite della democrazia. Che prevede che sia il popolo sovrano a decidere chi lo governerà. Le ingerenze, le spinte, gli inviti hanno un limite. Ed è stupefacente che tutto questo interesse politico sia rivolto all’Italia mentre nemmeno una parola vien detta per l’Ungheria dove si è instaurato un clima-regime di stampo autoritario e fascista.

Insomma viene il sospetto che tutto questo si faccia per impedire alla sinistra di governare in Italia, in caso di vittoria, senza il controllo superegoico di un signor Monti.

Amici cari, siamo maturi, siamo responsabili, europeisti, cresciuti. Non ci chiamiamo Berlusconi. E se questo pazzo maniaco si candiderà a capo di un manipolo di esaltati fedelissimi sarà sonoramente bocciato. A meno che… lasciamo perdere.


Amoproust 13 dicembre 2012


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