sabato 10 ottobre 2015

appendice al precedente post



Le amministrative di primavera

Non spaventatevi. Non intendo annoiarvi con un altro pensierino dopo quello di ieri. La riflessione odierna è solo il seguito e sarà breve.
A primavera grandi città come Roma (scontate dopo la vicenda Marino), Milano, Torino, Napoli e così via. Il centro sinistra rischia di perderle tutte se non aggiusta il tiro come ha già perso Venezia (e il nuovo sindaco fa paura con le sue stravaganze in una città delicata come Venezia). Perché? Perché non ci sono candidati eccellenti da proporre e quelli possibili sono invisi a Renzi. Se Renzi non cambia registro rischia grosso. La perdita di 4 città importanti non può che significare elezioni anticipate.
A Roma c’è un solo nome che può vincere e affermarsi: Fabrizio Barca. Ma non è certo un fan di Renzi e quindi il suo nome non si fa. Ha fatto le pulci al partito e scoperchiato i sepolcri. E’ un esperto di politica territoriale. A Milano la decisione di Pisapia di ritirarsi apre un buco grosso come una casa. Difficile trovare un uomo del suo calibro per gestire il dopo Expo e la prospettiva leghista è solo un  incubo. Napoli è tutto un enigma. De Magistris ha fatto bene o male? Nessuno sa dirlo. Sta di fatto che i problemi della città sono ancora tutti lì e la camorra, se presenta un suo uomo o un suo collaterale, vince  a man bassa. E’ infatti il primo datore di lavoro della città. Torino si può salvare.  Ma Milano, Roma e Napoli in mano di oppositori del governo significa la fine di Renzi.
Lo sa l’ometto gagliardo e Rodomonte?

Nessun commento:

Posta un commento