sabato 2 marzo 2013

La faccia come il culo



La faccia come il culo

Così ha descritto Grillo Bersani: “uno che ha la faccia come il culo”. Un'offesa micidiale. Incredibile, indicibile. La campagna elettorale è finita, è l’ora delle responsabilità, ma il grande demagogo continua, non si ferma, non intende (almeno per ora) ragionare. In Germania lo hanno definito clown, unitamente al nano nazionale, corrotto e corruttore. Hanno ragione i tedeschi, lo spettacolo che stiamo dando è quello di una grande pagliacciata, grazie ai due clown. Napolitano ha difeso il buon nome dell’Italia, non loro. Lo sa che sono così.

Cosa succederà? Amoproust, con grande pessimismo realista, prevede, in continuità:

  • Altri insulti e altri rifiuti fino al 15 marzo
  • Difficile elezione dei Presidenti delle Camere (nessuna possibile previsione)
  • Incarico esplorativo a Bersani, discorso alle Camere e fiducia negata
  • Nuovo incarico a un tecnico, compito fare la legge elettorale e tornare  a votare.
  • Elezione del Presidente della Repubblica: impossibile fare previsioni. Accordi sottobanco con il ricatto della legge elettorale
  • PD e PDL votano la fiducia
  • Ma l’accordo avviene su una pessima legge elettorale, né carne, né pesce
  • Si va a votare e Grillo stravince (è quello che vuole)
  • Fine della terza repubblica.

Dopo non so. Spero di essere un pessimo profeta. So quello che la storia dice. Che i movimenti fanatici e eversivi sono sempre sfociati in un regime illiberale.


Anche nel primo fascismo c’erano giovani illusi e speranzosi in un’Italia migliore. Il Duce avrebbe cambiato le cose. Ma poi la violenza prese la mano. (Vedi "manifesto dei sansepolcristi: fasci itaiani di combattimento", si trova anche su Vikipedia). Si comincia a limitare la libertà d’espressione (Grillo non parla con i giornalisti italiani e vuol togliere gli aiuti all’editoria) – poi i sindacati danno fastidio e li si abolisce (Grillo lo ha nel suo programma). Poi ecc.ecc.


Non voglio andare avanti, perché in Italia  esistono forze e uomini democratici molto più forti di ieri, del pirmo dopoguerra.  Sarà guerra civile? In Europa? Se no Grillo con chi farà i conti?


Tutto questo ci costerà molto, moltissimo. Ne vale la pena, cari eletti in Parlamento, se oggi un semplice accordo può aprire la strada a riforme fondamentali? Potete non dire niente, non rispondere a queste sollecitazioni, com'è costume del capo.  Potete anche “mandarmi  a fare in culo”. 

Grazie,ma vi prendete una grossa responsabilità storica.


Amoproust, 2 marzo 2013

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