domenica 17 marzo 2013

Non ci posso credere





Non ci posso credere  ma è successo

Ieri mi ero alzato depresso e sconfortato, oggi lieto, leggero e felice. Ho capito che i miracoli sono possibili e ad opera degli uomini di buona volontà, non dello Spirito Santo. In conclave erano in maggioranza e forti dei loro poteri i cardinali di curia, ne è uscito un papa anticuriale e che ha voluto definirsi “vescovo di Roma” prima che Sommo Pontefice.

Il Parlamento italiano non ha maggioranze forti e basate su appoggi elettorali, ma ha trovato il colpo d’ala dello “spirito” per eleggere due presidenti che meglio di così non si poteva. I loro discorsi ci hanno fatto inalare odori di riforma e aria di cambiamento forte, vero, non apparente.  Un miracolo quindi.

Il miracolo può continuare? Dico di sì. Può continuare sconfiggendo quei poveri tapini residui del marciume pre-voto che ieri non si sono neppure alzati per rispetto dei nuovi Presidenti. Può continuare perché si è dimostrato, in Parlamento, che, attorno a progetti fortemente voluti da una spinta etica e civile, le maggioranze sono possibili. Forse anche al di là dei recinti dei partiti, recinti che si possono rompere e spalancare non per un invito anarcoide a non rispettare le decisioni di squadra, ma per sottolineare la superiorità della coscienza individuale di fronte a scelte che mettono in gioco il futuro e il bene del Paese.

Con la nomina dei Presidenti il Parlamento è costituito nella pienezza delle sue funzioni. Il Parlamento è il potere legislativo, che, per una lunga stagione, è stato espropriato da Governi rapaci e assetati di voti di fiducia. Ora il Parlamento può legiferare al di là e anche contro i dettami del Governo. Può procedere sotto la guida illuminata e ferma dei due Presidenti, a dire di sì a progetti di legge o già fermi in Parlamento o del tutto nuovi. Progetti che possono riguardare p.e. lo sblocco dei pagamenti da parte della PA del pregresso alle aziende fornitrici, un serio piano di rilancio del lavoro e poi la legge anticorruzione, una legge che, abolendo il finanziamento pubblico dei partiti, ne stabilisca regole precise di trasparenza, fonti economiche di sostentamento, vincoli di bilancio. E infine una buona legge elettorale. Tutto ciò si può fare in fretta per poi verificare se esistono le condizioni per continuare sulla strada virtuosa di provvedimenti indispensabili o utili al rilancio e alla vita democratica e sociale di questo paese. E il Governo? Il Governo, torniamo alla Costituzione, rappresenta il potere esecutivo, il potere cioè che mette in esecuzione le leggi fatte da Parlamento, con la possibilità di proporne nuove e di suggerire ecc.ecc. Possiamo addirittura dire che un Governo qualsiasi va bene, purché abbia la fiducia e stia nel suo ruolo. Certo persone competenti e capaci, moralmente rette sono fortemente auspicabili e la via tracciata da Boldrini e Grasso è un buon inizio.

La destra berlusconiana schiuma di rabbia. Parla di manovra militare e colpo di stato. Ma si rassegnino, nulla mai è stato tanto democratico come queste nomine. E’ che il Parlamento è cambiato  e tira un’altra aria.

Libro dei sogni? Vedremo. Però dopo tante notti pieni di incubi neri, ci permettete un sogno “normale”?


Amoproust, 17 marzo 2013.


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