Non ci posso credere ma è successo
Ieri mi ero alzato depresso e sconfortato,
oggi lieto, leggero e felice. Ho capito che i miracoli sono possibili e ad
opera degli uomini di buona volontà, non dello Spirito Santo. In conclave erano
in maggioranza e forti dei loro poteri i cardinali di curia, ne è uscito un
papa anticuriale e che ha voluto definirsi “vescovo di Roma” prima che Sommo
Pontefice.
Il Parlamento italiano non ha maggioranze
forti e basate su appoggi elettorali, ma ha trovato il colpo d’ala dello “spirito”
per eleggere due presidenti che meglio di così non si poteva. I loro discorsi
ci hanno fatto inalare odori di riforma e aria di cambiamento forte, vero, non
apparente. Un miracolo quindi.
Il miracolo può continuare? Dico di
sì. Può continuare sconfiggendo quei poveri tapini residui del marciume pre-voto
che ieri non si sono neppure alzati per rispetto dei nuovi Presidenti. Può
continuare perché si è dimostrato, in Parlamento, che, attorno a progetti fortemente
voluti da una spinta etica e civile, le maggioranze sono possibili. Forse anche
al di là dei recinti dei partiti, recinti che si possono rompere e spalancare
non per un invito anarcoide a non rispettare le decisioni di squadra, ma per
sottolineare la superiorità della coscienza individuale di fronte a scelte che
mettono in gioco il futuro e il bene del Paese.
Con la nomina dei Presidenti il
Parlamento è costituito nella pienezza delle sue funzioni. Il Parlamento è il potere legislativo, che, per una lunga
stagione, è stato espropriato da Governi rapaci e assetati di voti di fiducia.
Ora il Parlamento può legiferare al di là e anche contro i dettami del Governo.
Può procedere sotto la guida illuminata e ferma dei due Presidenti, a dire di
sì a progetti di legge o già fermi in Parlamento o del tutto nuovi. Progetti che
possono riguardare p.e. lo sblocco dei pagamenti da parte della PA del pregresso
alle aziende fornitrici, un serio piano di rilancio del lavoro e poi la legge
anticorruzione, una legge che, abolendo il finanziamento pubblico dei partiti,
ne stabilisca regole precise di trasparenza, fonti economiche di sostentamento,
vincoli di bilancio. E infine una buona legge elettorale. Tutto ciò si può fare
in fretta per poi verificare se esistono le condizioni per continuare sulla
strada virtuosa di provvedimenti indispensabili o utili al rilancio e alla vita
democratica e sociale di questo paese. E il Governo? Il Governo, torniamo alla
Costituzione, rappresenta il potere
esecutivo, il potere cioè che mette in esecuzione le leggi fatte da
Parlamento, con la possibilità di proporne nuove e di suggerire ecc.ecc. Possiamo
addirittura dire che un Governo qualsiasi va bene, purché abbia la fiducia e
stia nel suo ruolo. Certo persone competenti e capaci, moralmente rette sono fortemente
auspicabili e la via tracciata da Boldrini e Grasso è un buon inizio.
La destra berlusconiana schiuma di
rabbia. Parla di manovra militare e colpo di stato. Ma si rassegnino, nulla mai
è stato tanto democratico come queste nomine. E’ che il Parlamento è
cambiato e tira un’altra aria.
Libro dei sogni? Vedremo. Però dopo
tante notti pieni di incubi neri, ci permettete un sogno “normale”?
Amoproust, 17 marzo 2013.
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