sabato 17 marzo 2012


UNA SVOLTA

La sentenza della Corte di Cassazione che riconosce uguali diritti alle coppie gay di quelli goduti da qualsiasi altra  coppia eterosessuale, è una vera svolta culturale in Italia. Il nostro è un paese molto arretrato in materia di diritti civili (dal punto di vista giuridico) e molto avanzato e anarchico nei comportamenti.  Ormai il matrimonio tradizionale, anche tra gli eterosessuali, è semplicemente un’opzione possibile e la coppia di fatto quasi la regola. Che il diritto faccia finta di niente e non si adegui al costume civile è pura ipocrisia come ipocrisia è quella di coloro che non vogliono aprire gli occhi di fronte alla realtà dell’omosessualità.
Realtà che – nel sentire popolare – è sempre stata o un fenomeno da minoranza deviata, degno di barzellette più o meno colorite o, nei più, fenomeno da tollerare con cautela, da cui tenersi lontani e di cui parlare sottovoce. Insomma la parte più sguaiata e razzista parla regolarmente di culattoni e ricchioni, la parte più “civile” dice sottovoce “froci” o “invertiti” e sorride.
L’accettazione piena e consapevole della diversità e della sua legittimità è ancora rara nella nostra cultura. Siamo in ritardo nei confronti dei paese anglosassoni ma non solo, anche di Spagna e Portogallo, dove la legislazione è più avanzata che da noi. Ma perché?
Sicuramente la presenza del Vaticano sul territorio italiano e di profondi condizionamenti della Chiesa nella politica italiana e la presenza di partiti chiaramente filocattolici e legati a doppio filo alla gerarchia ha esercitato la sua influenza. La discriminazione verso i gay è solo la punta dell’iceberg della massiccia sessuofobia del cattolicesimo, sessuofobia radicata nella controriforma, sessuofobia che ispira la proibizione dei rapporti preconiugali, che dipinge come peccato grave (l’inferno!) qualsiasi pensiero impuro, rigetta la masturbazione come pericolosa perversione, sessuofobia che infine impedisce l’accesso a qualsiasi forma di sana contraccezione (aprendo così la porta al detestato e condannato aborto). La Chiesa e il suo indottrinamento sessuofobico hanno una profonda responsabilità nell’immaturità civile dell’Italia e, forse anche, di tutti i cattolici “fedeli” nel mondo. Non fa nulla poi se nei seminari imperversa, come le cronache hanno dimostrato, non solo l’omosessualità (giusta vendetta della natura) ma anche la pedofilia. Da sempre teoria e prassi del peccato hanno, nell’ideologia cattolica, percorsi diversi. C’è sempre il Sacramento della Penitenza a  sanare le cose.
E’ di questi giorni la notizia dell’avversità che la riforma sanitaria di Obama va incontrando presso i circoli culturali ortodossi cattolici, la gerarchia vescovile e via dicendo. Perché? Perché la riforma obbliga tutti i datori di lavoro, quindi anche le scuole e i  pensionati e le strutture di ogni tipologia “cattoliche” a stipulare, per i dipendenti, polizze assicurative di tipo sanitario, polizze che comportino la copertura di pratiche anticoncezionali (le varie pillole) e dell’aborto  terapeutico.  Quindi la Chiesa americana boicotta una riforma fondamentale per un minimum di welfare, in nome di una rinata sessuofobia, in una cultura laica che, della disinvoltura e disinibizione sessuale ha fatto la sua bandiera. Battaglie passatiste, battaglie di retroguardia.
Fa male vedere la Chiesa che dovrebbe essere, secondo il mandato di Gesù, avanguardia profetica di salvezza nel mondo, salvezza materiale e spirituale, salvezza che è affrancamento dai bisogni e crescita civile, combattere battaglie di retroguardia a difesa di una morale discriminante e repressiva. Una Chiesa destinata a morire. Ma forse il testimone è passato di mano, nella base dei fedeli dove certe istanze sono capite e metabolizzate. 
In quanto al “povero Cristo” – tradito e usato come non mai – ricordiamo che di sesso ha parlato ben poco, forse nulla. Non si sa molto della sua vita sessuale (e come uomo non ha potuto non averla) perché i Vangeli, quelli canonici non ne parlano. Quelli apocrifi, alternativi, talvolta sì. Ne so poco, vorrei saperne di più. Sta di fatto che Gesù ha malmenato i mercanti del tempio, ha stigmatizzato crudamente gli ipocriti, ha condannato il dio “denaro” ecc. ma non si conosce una sua predica antisessuale forte e diretta. Dove compare il sesso, fa capolino il perdono e la comprensione (vedi l’adultera e la Maddalena). Dite, uomini di Chiesa, a chi si ispira la vostra morale? Dite, parlate. Sarebbe ora.

Amoproust, 17 marzo 2012

Nessun commento:

Posta un commento