giovedì 10 marzo 2011

Il mio amico - ma avversario politico - Aurelio mi scrive (non solo a me) che l'andare a firmare per i referendum, chiedere i referendum, è segno di bieco antiberlusconismo. Non capisco (perché voglio farmi tonto): l'essere e il comportarmi da antiberlusconiano è per me un onore, oltre che un dovere civico. Quell'aggettivo "bieco" però mi intriga: cosa significa? Sono andato  a verificare sul "dizionario dei sinonimi e dei contrari" e trovo che bieco significa  "minaccioso, sinistro, torvo, cupo, malvagio, cattivo, turpe, aggressivo, irato, losco, accigliato, ostile... ". Quindi per alcuni versi ci siamo: certamente chi è "anti" è ostile, ma non necessariamente minaccioso o turpe, o malvagio... magari aggressivo sì un po', perché per combatter qualcosa o alcuno un po' di ostilità ci vuole... Ma insomma! Aurelio dicendo così intende dire che il mio e nostro antiberlusconismo è d'accatto, è "vile", è in malafede e strumentale chissà a che cosa!   A far dimettere il nano nazionale certo, a farlo sparire dalla scena politica anche e tutti sanno il perché. Perché è un farabutto corrotto e corruttore, che ha infagato la vita politica, che ha costretto la nazione e il Parlamento a ripiegarsi solo e soltanto sui suoi problemi, perché attacca ciò che abbiamo di più sacro, la nostra Costituzione. 

Stiamo comunque al tema: i firmatari e i proponenti dei referendum sarebbero malati di bieco antiberlusconismo. Per me siamo soltanti animati da sano e serio spirito civico. Vogliamo che l'acqua sia un bene pubblico e gestito dal pubblico, perché un bene troppo prezioso per essere dato in mano alla cupidigia dei privati. Che c'entra con Berlusconi? Non fa bene anche  a lui che l'acqua sia pulita e a prezzo equo? O beve e si lava solo con champagne? - Vogliamo poi che il nucleare stia fuori dalla porta, non per paura, no, ma perché il nucleare, oggi, è una scelta antistorica. Anche se la costruzione di centrali nucleari partisse oggi, ci vorrebbero almeno 15 anni (e in Italia si sa, i tempi!) perché siano attive e in questi 15 anni che si fa? si vive ancora di bieca dipendenza dal petrolio e dal carbone e dalle fonti inquinanti, mentre si potrebbe, da subito, attivare un grande piano di utilizzo delle fonti rinnovabili, a disposizione, da subito, oggi, qui. Senza dipendenza energetica da alcuno e senza  problemi di scorie che si sa, come vanno questi problemi, in Italia soprattutto!  Non siamo capaci si smaltire dei semplici rifuti urbani, immaginiamoci le scorie radioattive! Meglio non spendere tutti quei soldi per ritrovarci con nuovi problemi tra le mani, caro Aurelio!  E questo sarebbe antiberlusconismo e per di più bieco?  - Certo che, se proprio vuoi,  nel terzo referendum un po' di antiberlusconismo sano e doveroso c'è e come! Non vogliamo il legittimo impedimento, semplicemente perché vogliamo il rispetto della nostra Costituzione che dice "siamo tutti eguali di  fronte alla legge": cosa per altro che vediamo scritta su tutti i frontoni dei tribunali da quando siamo piccoli. Che significa che  l'unto del Signore, l'Imperatore se ne va buono buono di fronte al tribunale che lo accusa e si fa processare. E se è innocente nei suoi 4 o 5 processi viene prosciolto e se è colpevole  viene condannato. Fine. Perché secondo voi, te, Lui non può essere condannato, è immune qualsiasi cosa abbia fatto?

Caro Aurelio, il giochino si è rotto, ed è ora di smetterla. I nodi del berlusconismo sono venuti al pettine e il regime si regge sulle fandonie e sulla compravendita di deputati e senatori. Dà colpi di coda, ma è in agonia. Ma può fare ancora molto male. Come tutti i regimi in via di dissoluzione: guarda cosa sta succeddendo all'amico Gheddafi. Non è vostro amico? Ma se lo avete accolto in pompa magna, baciato e riverito e ossequiato, come nessuno mai?

E, poi, rispondete sinceramente: cosa vi ha dato il regime in questi anni? Vi ha abbassato le tasse come aveva promesso? No, a nessuno. E voi, pavidi sostenitori non dite nulla, mentre quando c'era il Governo Prodi strillavate  come aquile, perché era il governo delle tasse. Il governo Berlusconi ha limato il debito pubblico? No, mai è stato così alto. Il governo Berlusconi ha dato benessere al paese? No, perché mai così tante famiglie sono sull'orlo della povertà e la disoccupazione impera... colpa della crisi internazionale? Va bene, ma almeno diamoci da fare per mitigare la crisi e innescare la crescita. Nulla, il Governo Berlusconi  in tal senso non ha fatto nulla, niente di niente. E forse il Governo Berlusconi ha salvato l'immagine dell'Italia nel mondo? No, perché non è mai stata così bassa, così ridicola e sprezzata da tutti, da tutta la stampa internazionale. Non abbiamo una vera politica estera, non siamo nessuno. Abbiamo una scuola  a pezzi, una giustizia che fatica a vivere senza risorse, una cultura dimezzata nei mezzi, un ambiente disastrato.. vecchi problemi? Ma uno si aspetterebbe che un Governo si attivasse per fare qualcosa in positivo. Nulla, non fa nulla, anzi peggiora, taglia, controriforma, ...peggiora lo stato delle cose. E il suo capo fa festa, a Arcore, con ganze giovanissime. Per la dignità delle donne.

Che fa il Governo? E' impegnato in una stupida corsa per un federalismo d'accatto che non ha nulla di vero federalismo, tanto per dare un contentino alla Lega e tenersela stretta se no, il Berlusca lla  Lega lo manda al confino domani mattina (di fatto Bossi governa). E per una legge sulla giustizia che sa di marcio e di pro domo sua a trenta leghe di distanza. 

Ma che ti devo dire, caro Aurelio! Sarò cattivissimo e se non vuoi cadere in angoscia, non leggermi più. Sai qual è il vero male dell'Italia, oggi? Siete voi, i Berluscones, voi, perché non si sa perché, tenete la testa sott'acqua e non volete vedere la realtà. Amate il vostro capo fino a non avere limite alla piaggeria e al servilismo, schiavi. Siete voi che lo tenete in vita per paura, perché vi fa paura un futuro senza la sua figura protettiva, senza i suoi miliardi che risolvono tutto, dal problema del consenso politico al finanziamento della goduria di stato nei festini di Arcore. Sapete molte cose, ma non le volete vedere. Volete credere contro ogni evidenza che il cadavere sia vivo, mentre già puzza. E lo sostenete come i sovietici sostenevano Breznev a colpi di iniezioni rivitalizzanti. 

Caro Aurelio, vuoi continuare a essere berlusconiano e a vivere sostenendo il cadavere politico o, se preferisci,  l'uomo "malfattore" che conosciamo? (mal fattore= che si è comportato male).  Fai pure, fatti tuoi. Ma lasciaci essere sanamente, allegramente, gioiosamente, liberamente, solarmente antiberlusconiani. Biecamente,  a vita.

Mario

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