lunedì 22 maggio 2017

Elezioni amministrative

Giardina – Pilone

E rieccoci con le elezioni amministrative. Cinque anni sono volati in un soffio. Nel 2012 a sorpresa vinse la lista di Alberto Pilone, ex sindaco di Pombia e new entry per quanto riguarda l’amministrazione di Varallo Pombia. Molti varalpombiesi votarono per Pilone in quanto rappresentava appunto un “uomo nuovo” con esperienza amministrativa. I due contendenti principali  “la lista del Campanile” e “La piazza” persero: la prima certamente per esaurimento e stanchezza (dopo anni di governo) e la seconda perché formata da giovani definiti inesperti anche se pieni di buona volontà. “La piazza” arrivò seconda a 80 voti circa (se ricordo bene) dalla lista del vincente.

“La piazza” in questa tornata elettorale non si presenta. Ne ignoriamo a fondo le ragioni, perché c’erano tutte le premesse per una vittoria. La gente sente il bisogno di facce nuove, di giovani volenterosi. Il comportamento del rappresentante della lista in consiglio comunale Marco Chiappini è stato ineccepibile. Peccato che si ritiri.

Che dire invece dell’Amministrazione Pilone? Questi cinque anni sono stati segnati dalla vicenda “dissesto finanziario” con le ricadute – pesanti – sulla popolazione. Si poteva evitare? Molti sostengono di sì, altri dicono che era ineluttabile. Non è il caso in questa sede di riaprire una discussione.

Ma non voterò per Pilone per due semplici motivi: uno me lo fornisce lui stesso nel volantino della sua campagna elettorale. Lo slogan “non saremo simpatici, sicuramente siamo concreti” la dice lunga sulla “coscienza” del Sindaco. Io parlerei di empatia, non di simpatia. Un buon Sindaco sa entrare in empatia con i suoi dipendenti e cittadini, li sa ascoltare, sa interpretare i loro bisogni, non fa proclami e continue baruffe. Chi ha orecchi da intendere intenda.

Il secondo motivo fa il paio con il primo: è la dura presa di posizione del Sindaco contro i migranti e la richiesta di accoglienza degli stessi (vedi “la Stampa” di domenica 6 novembre 2016). A stupirmi è stata soprattutto la motivazione di “ordine pubblico”: come possono dieci migranti mettere a rischio l’ordine pubblico di una cittadina come Varallo Pombia? E’ chiaro che Pilone ha agito seguendo la pancia del paese, le chiacchiere da bar invece di ascoltare giustizia e solidarietà. I migranti non sono tutti pericolosi terroristi, stupratori e assassini. Sono per lo più povera gente in fuga da guerre, malattie e fame. Se qualcuno delinque è per gli identici motivi per cui delinque chiunque. Non accoglierli significa esacerbare una ferita sociale profonda. Pilone ha seguito la paura, cattiva consigliera.

Ecco i motivi per non votare una lista.

E l’altra? Ebbene mi è stato sottratto il naturale terreno per cui avrei scelto a ragion veduta (la lista “La Piazza”). Non intendo astenermi o votare scheda bianca.  Da  sempre ho votato (sempre!) E’ un diritto dovere. 

Quindi voterò una speranza: la lista di Gianni Giardina. Il candidato sindaco è un medico, un oncologo, un sostenitore della Lega contro i tumori. Spero e me lo auguro che sappia ascoltare e intervenire con la paziente cura e l’efficacia che è richiesta a un medico. La sua lista - poi - non ha scheletri nell’armadio: gente nuova, alcuni giovani. 

Spero soprattutto che Giardina usi diagnosi, cura  e bisturi dove occorra.


Mario Lucchini

Nessun commento:

Posta un commento