martedì 16 ottobre 2012



Ma vogliamo scherzare?


Il Celeste celeste non è più. O è rosso per la rabbia o è verde per la bile. Tentava il colpo il Celeste. Rimanere a galla ricattando il Consiglio intero (chissà forse quanti sanno…) o farsi rieleggere (come?). Ma gli è andata male: la Lega gli ha voltato le spalle e tutti gli altri si sono sfilati. Essere con lui è pericoloso. Un uomo vergognoso che passerà alla storia come re dell’ipocrisia più cancrenosa. L’Alighieri schiacciava (mi pare) gli ipocriti sotto una pesante cappa di piombo. Io mi accontento di vedere il Celeste chiudere i suoi giorni lontano dalla politica e dai luoghi del potere. Oppure qualcuno gli offrirà un premio di consolazione? Oppure coerentemente con la sua sbandierata fede religiosa si chiuderà in una trappa? Basta che sparisca e con lui tutta la sua genia.

Renzi invoca la rottamazione della vecchia nomenclatura del PD. Come se tutti fossero colpevoli di chissà quali delitti. Il ricambio generazionale è un progetto sano, la mattanza generazionale è un’inutile cattiveria. Io rottamatterei tutti quelli che si sono seduti in Parlamento e non hanno mai fatto un cazzo, che sono lì da 5 o 10 o, peggio, 20 anni (magari con una partecipazione molto modesta alla sedute, perché c’era lo studio di avvocato da portare avanti, no?) Non coloro che si sono dati da fare e hanno servito il Paese. Perché prendersela con D’Alema? D’Alema avrà i suoi difettucci, ma non è un ladro, non è un traditore corrotto, è stato un ottimo ministro degli Esteri – il migliore che l’Italia abbia mai avuto, quando è stato Primo Ministro e ha perso le regionali si è dimesso (fatto unico  nella storia recente del Paese). Se non fosse stato per l’inedia colpevole di Berlusconi sarebbe oggi incaricato per gli affari esteri dell’Unione al posto di quell’insulsa inglese.  Uno così è ancora utile alla Politica (con la P maiuscola) perché è competente, esperto e ci sa fare, oltre che essere una fine mente politica che Renzi manco se la sogna una testa così. Buono Renzino, buono.

Insomma l’equazione giovani=innovatori e capaci – anziani=da rottamare è una enorme stoltezza. Va bene solo per i demagoghi e coloro che scalpitano per assicurarsi un posto in prima fila (per quali meriti?). Non vale in assoluto. Abbiamo anziani con la “testa fina” (come dice Camilleri), capaci di innovazione e aperti al cambiamento giusto e necessario e abbiamo giovani conservatori, attaccati come piattole al potere e privi di intelligenza politica. Non metto certo Renzi tra questi perché qualità ne ha e gliele riconosco, ma se è intelligente, si dia una calmata.

Monti ha perso alcuni colpi con l’ultima legge di stabilità (ex finanziaria). Non capisco perché non la si chiami bilancio preventivo dello stato, così sarebbe chiaro a tutti. Bizantinismi. Sì perché è un prendere e dare senza senso, via un punto di Irpef qua, su un punto di IVA di là e poi, meno detrazioni e deduzioni, il che alla fine significa solo un’altra piccola mazzata. Il Governo è in stallo. Si sciacqua la bocca con la parola crescita, ma in effetti non sa che pesci pigliare per innescarla. Penso una cosa molto semplice: che Monti voglia passare alla storia come il risanatore dei conti e non voglia sporcare la sua immagine con qualcosa di rischioso.  Lascia ai politici il lavoro sporco e rischioso, tanto peggio di così non possono essere messi. Lui sta in panchina, ma mi sa che, se non osa nulla, non lo vorrà nessuno, nemmeno i suoi fan sperticati.

Blitz sulla legge elettorale (pro centro e pro destra): sì alle preferenze (si sa che sono la fonte delle clientele e della corruzione-voto di scambio – bisognerebbe subito segnare con una x o con un bersaglio chi le vuole) - no ai collegi che sono invece garanzia di maggior trasparenza e onestà. Sì al sistema proporzionale, no al maggioritario (almeno così sembra). Così dalle urne non verrà fuori un vincitore netto e i giochi si faranno dopo. Posizione ideale per i centristi che potranno scegliere destra o sinistra come tira il vento e, con una piccola percentuale di voti, potranno condizionare i governi. Il gioco che ha fatto di Craxi il dominus incontrastato della vita politica italiana negli anni 80 (preparando poi il terreno agli eredi del berlusconismo). Gli elettori dovrebbero scendere in piazza ed esigere di sapere prima quali coalizioni si presentino per governare e così scegliere. Ma siamo tutti spenti e rassegnati.

Un bimbo è stato maltrattato e strattonato per obbedire  a una ingiunzione del tribunale di Venezia. Una scena inguardabile. Tutti coloro che hanno partecipato a questa infame azione sono moralmente colpevoli, anche chi dice “ho obbedito”. Anche i soldati delle SS a Marzabotto a Sant’anna di Stazzema ubbidivano.  Diamo loro delle belle medaglie?

Amoproust – 16 ottobre 2012

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