giovedì 4 ottobre 2012

E ORA TOCCA A “LUI” 

Non mi piace augurare alla gente la galera, non mi piace accusare nessuno. Ma ci sono limiti oltre i quali si perde pazienza, tolleranza, sensibilità interiore. Scatta qualcosa “dentro” che ti fa inferocire, ti manda, come si dice, in bestia. Chiedo scusa fin d’ora. 

La bestia in me scatta quando penso al Celeste, il sublime impettito, baldanzoso, cattolicissimo Governatore della Lombardia. Già la parola Governatore mi inquieta. Sti padri eterni nessuno ha detto che abbiano un potere assoluto. Eppure si comportano come se questa fosse la loro condizione: missioni all’estero, trattati commerciali, ambizioni diplomatiche, naturalmente a spese dei cittadini. 

Il “lombardo” eccelle, perché, a sentir lui tutto è eccellente nella “Sua” Regione, la Sanità soprattutto, ma anche il lavoro, l’industria, l’imprenditoria e, naturalmente, aggiungiamo noi, le bustarelle tangentizie. Ma veniamo al perché della “rabbia”, della “bestia”. Perché il Roberto non è solo un mestatore e un corrotto probabilmente, ma un ipocrita conclamato. Ogni volta che si mostra in pubblico dichiara di essere assolutamente estraneo a qualsiasi oggetto penale, di avere la coscienza “pulita” perché, da buon cattolico, tutte le sere si fa l’esame di coscienza. Vacanze pagate da Daccò? Ma va! Ha condiviso le spese con degli amici! Come si fa tra buoni fratelli? Ricevute? Macché… tra amici mica si fanno ricevute!

Peccato che l’amico Daccò (condannato a dieci anni di galera, poveretto!) abbia più volte dichiarato il contrario. Peccato che quel Daccò trattava affari per gli ospedali San Raffaele e la fondazione Maugeri, che erano abbondantemente finanziati dalla regione e puntualmente! Il Celeste non sapeva nulla delle tangenti, Daccò era solo un amico generoso, nessun accordo, nessuna irregolarità, tutto pulito, a posto? Difficile a credersi. Lo deciderà la Magistratura, d’accordo! Ma intanto fa “rabbia” vedere in Tv questa faccia di bronzo che recita la tiritera del buon bambino innocente che si faceva vacanze da sogno su yacht miliardari e comprava ville in Sardegna, da cattolico penitente e casto! Ma che tenga fuori almeno la religione, Gesù Cristo e i Santi del Paradiso! Che li rispetti, per Dio! 

Tocca a lui, ora. Ne vedremo delle belle, ne sentiremo peggio dopo Er Batman, il sistema Sesto, i rimborsi trasferte piemontesi, le parentopoli romane ecc. ecc. Questa classe politica spudorata che speriamo venga presto spazzata via. 

Tocca a lui, lo si presagisce. Ma intanto, per pudore, si dimetta, lasci quella poltrona che, maneggiando come pochi, ha reso quasi eterna (quattro mandati!). Lasci quel palazzo principesco che si è costruito con i dané dei contribuenti, mentre i cittadini pagavano ticket ingiusti, mentre le lobbies dei Daccò e compagnia sghignazzavano. Lui andava con loro in vacanza ma non ne sapeva niente. 

Ipocrita, bugiardo o, in alternativa, stupido come un’oca. Scelga ciò che preferisce, Governatore. Ci contiamo! 

Amoproust, 4 ottobre 2012 – San Francesco (si rivolta nella tomba!).

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