mercoledì 18 maggio 2011


ANALFABETI


Saper far di conto è una delle prime cose che si insegnano ai bambini della primina. Ma qualche esponente (eminente) del centro destra e del berlusconismo agonizzante non sa contare e quasi se ne vanta.
Dice Verdini “abbiamo pareggiato alle elezioni” quando i numeri dicono proprio di no. Forse il coordinatore del PDL (che ha le sue brave grane giudiziarie che sembrano le medaglie per gli esponenti del cavaliere) spera che i suoi chiudano gli occhi e facciano, come d’abitudine, un atto di fede. Vediamo i numeri:13 comuni capoluogo al centro sinistra, 4 al centro destra: chi ha vinto? 5 province al centro sinistra e 4 al centro destra, si vince anche uno a zero. Milano e Napoli al ballottaggio con un candidato del centro sinistra al 48%... sicuro di perdere!!!  Sarà 4 a 0 anche per le importanti grandi città, per ora accontentiamoci del 2 a 0.

Le guerre si vincono e si perdono anche con le artiglierie. La Moratti spende 12 milioni per la campagna elettorale (forse di più), Pisapia un decimo o quasi. Il rappresentante cinque stelle  a Bologna spende niente. E fa il 10%. Un consiglio ai politici e ai tromboni della comunicazione: risparmiate i soldi della campagna elettorale e dateli ai bambini che muoiono di fame. E’ meglio. Perché gli elettori sembra ragionino con la loro testa.

Cicchitto imperversa a Ballarò e, di nuovo, sostiene che il cavaliere è sotto attacco giudiziario e che il clima creatosi a Milano lo ha penalizzato. Bisognerebbe dire a Cicchitto che bisogna pensarci prima. Se si vogliono evitare guai con la giustizia bisogna fare i bravi bambini e non corrompere i giudici e i testimoni, frodare il fisco, scopare le minorenni e altro. Sembra che tutte le imputazioni fatte al cavaliere siano gratuite e inventate. Ma da chi? Un complotto rosso che lega i PM a D’Alema, Vendola e forse anche Di Pietro. Da ridere.

Chi è in agonia merita rispetto. Bossi aspetta la vittoria di Pisapia per strozzare definitivamente il governo. Sarà vero? Amoproust non può crederci.

Infine una parolina sul terzo polo a Milano. I seguaci di Futuro e libertà, nonché i casinisti e Palmeri hanno, in campagna elettorale,  coperto di contumelie la politica della Moratti e il suo quinquennio milanese. Per non parlare di Berlusconi. Ora che si prospetta il secondo turno, il ballottaggio, non si pronunciano, sembra che abbiano dubbi su chi appoggiare, perché il comunistaccio Pisapia fa quasi più paura della tanto vituperata Letizia. A che è servito lo strappo con il cavaliere, le angosce di questi mesi, le critiche, gli insulti se ora non si porta tutta l’azione alle logiche conseguenze politiche?  - conseguenze volute dall’essere all’opposizione al governo. Ma l’anima compromissoria e altalenante dell’UDC e di FLI non osa avvicinarsi a niente che puzzi anche lontanamente di comunismo. Perché i comunisti puzzano, non si lavano, lo ha detto lui.

Che, alla fine, quando si tratta di “rossi” ha sempre ragione, forse anche per Bocchino.

Amoproust, 18 maggio 2011

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